noleggio yacht mediterraneo - Vervece

RIMORCHIATORE CHARTER NAPOLI

rimorchiatore charter mediterraneo - Vervece

SPECIFICHE

Nome Vervece
LR Number 39400
Call Sign IVKC
Tonnage 193.44
Porto di registrazione Napoli
Numero 940
Costruttore M. B. Benetti
Luogo di costruzione Viareggio
Data di costruzione 1964
L 26,0
B 7,7
D 4,0
Struttura Acciaio
Motore M.A.N.
Tipo Diesel - 4 strokes - 8 cyl. Turbo
B.H.P. 1050

Il rimorchiatore charter Vervece, faceva parte della flotta storica dei Rimorchiatori Napoletani. Recentemente è stato sottoposto ad un intensivo ed accurato refit per trasformarlo in una barca accogliente e raffinata nel pieno rispetto dell'architettura navale originale che rappresenta la soluzione ideale di noleggio yacht mediterraneo.

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STORIA DEL REFIT

Il Vervece è stato varato nel 1964 dai cantieri M&B Benetti di Viareggio, e poi nel 2006 viene acquistato dalla Griffini Gestione srl che ne intraprende il complesso e affascinante progetto di refit, unico nel suo genere.

L'Armatore ha scelto in prima persona il gruppo di ingegneri navali e designer. La Specifica Tecnica ed il Project Management sono stati curati dalla lntersurvey.

La Navaldesign&Consulting si è occupata della modellazione 30 ed ingegnerizzazione nonché sorveglianza della conversione in yacht.

Lo Studio Moroso-Starita ha redatto i disegni strutturali, scafo e calcoli di stabilità. Gli architetti Ida Penta e Francesco Scardaccione sono stati coinvolti nell'ottimizzazione del layout degli interni e nel design degli arredi, fissi e mobili. Determinante la scelta dei Cantieri Navali Palumbo con sedi a Malta, Messina e Napoli, apprezzati tra i cantieri italiani per il loro consolidato know-how, la massiccia disponibilità di mezzi e maestranze altamente specialistiche.

Il refit è stato effettuato fin dal principio sotto la sorveglianza degli ispettori del RINA. Le modifiche strutturali, impiantistiche e la stabilità della nave sono state approvate secondo il Regolamento RINA Charter Class.

L'obiettivo del gruppo dei Progettisti, a cui si è chiesto di collaborare insieme con l'armatore, è stato quello di realizzare un'imbarcazione capace di consentire ai futuri ospiti di vivere il mare senza limiti; preservare quindi le originarie forme caratteristiche di "macchina da lavoro", fornendola nello stesso tempo, nel 2015, ad opera compiuta, di tutte quelle dotazioni tecniche irrinunciabili sostenute da un concept di stile degli interni tipico degli anni 30, modulato però secondo un gusto per le linee semplici e contemporanee, che fanno oggi del Tug Vervece uno yacht a tutti gli effetti, dal carattere sicuramente originale: classico perché "rimorchiatore", rigoroso perché tecnologicamente completo.

La scelta di rifinire indistintamente tutti gli interni, saloni (ponte principale e ponte superiore), cabine ospiti e armatore, con laccatura a poro aperto delle pareti fisse a modanature orizzontali regolari in frassino, arredi mobili sempre in frassino laccato bianco con interni in essenza di acero ed inserti in cuoio, tendaggi e tappezzerie in lino: rigorosamente tutto bianco candido. Le ampie finestrature, gli oblò, i corrimano e tutte le rifiniture sono in acciaio inox lucido.

Per quanto riguarda la distribuzione degli spazi sul ponte principale si trovano il living aperto sull'ampio ponte di poppa, la cucina e la cabina armatore a prua; sul ponte è stato allestito un ampio spazio conversazione con divani e prendisole in teak. Al ponte inferiore trovano posto le due cabine ospiti, la cabina vip, la cabina comandante e la mensa equipaggio.

A poppavia, con accesso dalla coperta principale mediante passo d'uomo, si distribuiscono le due cabine equipaggio, dispensa e lavanderia.

Una diversa attenzione è stata posta all'upper deck, dove si trova il salone living con angolo studio aperto verso il ponte di poppa allestito con ampio tavolo e sedute in teak. A prua trova spazio la timoneria, con pareti in frassino laccato bianco e arredi in teak ed inserti e finiture in pelle nera, donando così a quest'ambiente di comando un carattere più classico e tradizionale pur fornendo le più avanzate strumentazioni agli addetti alle manovre, così come richiede una nave da vivere e navigare tutto l'anno ed eventualmente, trasferire oltre Oceano per poi raggiungerla in qualsiasi porto del Mediterraneo. Nel progetto di refit è stata prevista la sostituzione della propulsione originaria monomotore con 2 nuovi potenti motori Cummins 12 cilindri di 1000 hp e 36.000 eme che hanno trasformato la potenza di traino in sicurezza nella navigazione garantendo il massimo del confort per gli ospiti e la miglior ottimizzazione dei consumi. La grande elica intubata ha lasciato il posto ad una coppia di eliche di 1,80 mt. di diametro. La sala macchine, che occupa ora la zona a poppa della sezione maestra, è stata opportunamente riprogettata redistribuita e rifunzionalizzata dotandola degli equipaggiamenti più moderni e razionalizzandone il layout; questo ha consentito di ridurne la lunghezza a vantaggio delle cabine ospiti. La coibentazione e l'insonorizzazione, limitate in una nave da lavoro, sono diventati sul MY Vervece un esigenza primaria, adottando coibentazioni in lana di roccia, lamina di piombo. Materassini trapuntati con rivestimento in tessuto alluminato sono stati impiegati per rivestire tutte le pareti metalliche sotto gli imbonaggi, con funzione anti rumore ed anti condensa. Il pagliolo degli alloggi è flottante su grigliato in okoumè e gomma caricata.

Anche gli esterni sono stati oggetto di lavorazioni sostanziali. Sul ponte principale e superiore sono state sostituite totalmente le doghe in legno di teak con doghe da 50 mm di spessore per una nuova "coperta" ispirata ai vascelli da lavoro dell'epoca. Per le finiture esterne dello scafo e delle sovrastrutture, tutte in acciaio, sono stati impiegati materiali altamente tecnologici che fanno risaltare le linee originali del tug-boat.

L'illuminazione è ottenuta con corpi illuminanti a LED per consentire risparmio energetico (circa dell'80%) rispetto alle illuminazioni tradizionali. L'impianto di climatizzazione è studiato per affrontare temperature esterne di 50 C0 e rigide temperature polari di -45 C0 consentendo la scelta della temperatura e la ventilazione in ogni ambiente ottimizzandone l'impiego. Il trattamento aria garantisce inoltre un altissimo livello di confort a bordo. Navigare a bordo del Vervece è un'esperienza unica per vivere il mare, è un viaggio indimenticabile tra atmosfere del passato, design contemporaneo e tecnologie d'avanguardia.

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